Totò Cogliandro, il “Campoli” e la realizzazione di un sogno
Con la stagione 2015/2016 ormai in archivio da oltre un mese, in casa Bocale si cominciano a delineare le linee guida da seguire per costruire una squadra che, nel prossimo torneo di Promozione, possa recitare un ruolo da assoluta protagonista, riscattando in tal modo l’anonima stagione appena trascorsa.
Tra i punti in agenda per la dirigenza biancorossa, anche quello riguardante lo stadio “Campoli”, che nei prossimi anni subirà degli interventi per migliorarne i servizi, sia per il pubblico che per la squadra. Uno stadio, quello di Bocale, tra i più ‘giovani’ del panorama reggino, oltre che il secondo più capiente dopo il “Granillo”, inaugurato nell’ottobre del 2008 dopo un lungo cammino burocratico iniziato nel lontano 1984.
Tra i principali artefici della realizzazione di questo impianto, spicca certamente Totò Cogliandro, presidente dell’Associazione Pro Bocale, che per anni si è occupata di migliorare in ogni singolo aspetto la situazione del quartiere reggino. Un percorso lungo, dagli anni ’80 in avanti, che ha sempre visto l’Associazione in prima linea.
Totò Cogliandro ci ha raccontato alcuni passi della non semplice strada che ha portato alla realizzazione dello stadio: “L’Associazione Pro Bocale dagli anni ’80 ha iniziato a lavorare per la costruzione di questo impianto, un progetto non semplice da portare a termine che ha avuto bisogno di molti anni prima di veder la luce. Grande merito va dato a Italo Falcomatà e all’allora Giunta Comunale che stanziò il denaro sufficiente per costruire l’impianto, denaro residuo di quello utilizzato per la costruzione del Granillo; il completamento e l’inaugurazione sono poi avvenuti quando il Sindaco della città era Scopelliti, il quale si è occupato del taglio del nastro. Ma dove adesso sorge lo stadio, negli anni ’80 c’era solo una discarica a cielo aperto; la nostra associazione culturale ottenne il terreno dal vecchio proprietario attraverso una serie di accordi sull’utilizzo futuro dell’area. L’opera di bonifica venne compiuta non solo dalla nostra associazione, ma anche con la collaborazione di gran parte dei cittadini di Bocale; ciò che gli abitanti di questo quartiere hanno realizzato è la dimostrazione di come, mettendoci impegno e volontà, il popolo può ottenere qualunque risultato, realizzando grandi cose all’apparenza difficili ed irraggiungibili. Veder inaugurato l’impianto nel 2008 è stata la realizzazione di un sogno, una soddisfazione immensa; da ragazzo giocavo nella Pro Pellaro e già allora sognavo di vedere un giorno sorgere un campo a Bocale. L’impianto è adesso in ottime mani, gestito dall’attuale dirigenza biancorossa che lavora al meglio per renderlo sempre più confortevole; il Campoli è una grande opera che quelli della mia età, che si sono impegnati per vederla sorgere, lasciano con orgoglio alle nuove generazioni.”
Potete leggere in dettaglio la storia dello stadio “Campoli” sul portale, gestito dallo stesso Totò Cogliandro, www.bocaleonline.it, dove troverete tante altre curiosità, notizie e immagini riguardanti la piccola e ridente località reggina, che attraverso il calcio (e non solo) vuol farsi conoscere mostrando come, con l’impegno e la coesione, nessun obiettivo è precluso.