Leo Secondi, cuore biancorosso, lascia il calcio giocato
Ogni storia, prima o poi, è destinata a finire, e quando accade, le emozioni possono essere molteplici e incontenibili. La storia calcistica di Leo Secondi con la maglia biancorossa numero sette è giunta al termine, a distanza di dieci anni e mezzo da quando ebbe inizio con il suo approdo a Bocale.
Dieci anni e mezzo intervallati dalla parentesi di tre annate a Taurianova, e un’ultima stagione durata purtroppo un paio di mesi, non il modo migliore per chiudere la sua avventura nel calcio giocato. Leo Secondi si ritira ma non esce dal mondo del calcio che è ormai casa sua. La sua nuova carriera da direttore sportivo. procuratore e talent scout è appena iniziata. Anzi, a dir la verità aveva preso il via da qualche anno, visto l’importante contributo fornito al Bocale e al Boca Nuova Melito nelle trattative che hanno portato calciatori, argentini e non, a vestire il biancorosso. E non soltanto al “Pellicanò” si è vista la sua mano, dato che molti club anche in Serie D e C hanno giovato dei suoi consigli. Adesso, appese le scarpe al chiodo, potrà farlo a tempo pieno, continuando anche dall’esterno ad aiutare il Boca N. Melito.
Farà un certo effetto non vederlo più in campo, lui che aveva ereditato la fascia da capitano da altre grandissime bandiere biancorosse come Cosimo Saviano, Santino Cogliandro, Marco Pangallo Bianchi e Totò Laurendi. Un altro importante pezzo di Storia recente dei colori biancorossi che saluta ed esce dal campo, dopo aver dato il cuore e l’anima per questa maglia, ricevendo in cambio l’affetto, la stima e l’amicizia, che mai potranno essere cancellate.
Quello iniziato a settembre 2020 e conclusosi dopo un mese e mezzo era per Secondi l’ottavo campionato in biancorosso. Arrivato a Bocale nel dicembre 2010, vi giocò per un anno e mezzo, mostrando grandi numeri, tantissima qualità e ottenendo una promozione in Eccellenza. Tre stagioni alla Taurianovese, dove ottenne un’altra promozione nella massima serie regionale, poi il ritorno, definitivo, a Bocale nell’estate del 2015. Tre campionati di Promozione di fila arricchiti dal titolo di capocannoniere del torneo 2015/2016 e dalla storica vittoria della stagione 2017/2018. Poi l’Eccellenza, da capitano, con il quarto posto del Bocale nel 2018/2019, il successivo torneo interrotto alla 24^ giornata con la salvezza vicina e infine l’ultimo, durato meno di un battito di ciglia.
Tantissime gioie, migliaia di emozioni e momenti memorabili. Il suo estro, il suo genio, la sua qualità da categoria superiore, armi rivelatesi decisive e vincenti in più di una circostanza, in tutti questi anni. La sua storia in campo si interrompe dopo 101 gol segnati in Italia, 71 dei quali con la maglia del Bocale, il resto con la Giacomense in Serie D nella sua prima avventura italiana e nel triennio a Taurianova. 101 gol, mai banali, molti speciali, parecchi dal peso specifico incalcolabile. Il penultimo di questi, il 100° e forse il più bello di tutti, per cifra tecnica, istinto, coordinazione ed esecuzione, a pochi giorni dal Natale 2019 contro il Soriano, una rovesciata che, in un palcoscenico di risonanza più ampia come la Serie A, sarebbe stata osannata, studiata, analizzata, glorificata e mandata in loop, in televisione, per mesi.
Questo era Leo Secondi calciatore, l’imprevedibilità al servizio del raziocinio. Mancherà non vederlo più in campo. Una mancanza della quale risentirà non soltanto il Boca N. Melito, bensì tutto il movimento sportivo dilettantistico calabrese, da quest’anno qualitativamente più povero. In compenso, il calcio fuoricampo si è arricchito di un elemento giovane, intuitivo, caparbio e desideroso di non porsi limiti, determinato a lasciare il segno ancora, seppur in altro modo.
Buona fortuna Leo!