Fava, giovane leader: “Con la grinta si nasce, ma la tecnica devi acquisirla”
Uno dei protagonisti delle ultime stagioni del Bocale ADMO è senza dubbio uno di quei ragazzi che lottano nell’ombra e che raramente si prendono la copertina, eppure sarebbe sempre bene ricordare che senza di essi, anche una squadra di fenomeni non riuscirebbe a raggiungere alcun risultato. Il protagonista in questione, ancora molto giovane tanto da essere un ‘under’, veste il biancorosso già da tre stagioni, durante le quali ha mostrato una maturazione tecnica, tattica e caratteriale eccezionali.
Si tratta di Pino Fava, da domenica scorsa divenuto ufficialmente l’incubo di tutta San Luca. Il suo gol, davvero splendido, è destinato ad entrare nella Storia di questa stagione del Bocale, sia per l’importanza, visto che si era sullo 0-0 in una partita molto complicata e rischiosa, che per l’estetica: progressione, doppio passo, due avversari messi a sedere, astuto tiro sul primo palo mentre il portiere si attendeva il traversone. Ma prima ancora di segnare questo gol, Fava è sempre stato tra i migliori in campo della stagione, uno di quegli elementi che, quando mancano, te ne accorgi. E lo sa bene anche mister Laface, il quale appena qualche settimana fa, costretto a rinunciare al ragazzo per la trasferta di San Gregorio, dichiarò: “Ci manca uno dei più forti under della categoria”.
C’è la stima del mister, ma anche dei compagni e della società, per un Fava che in questi tre anni, attraverso esperimenti tattici e momenti di crisi della squadra, è maturato notevolmente fino a diventarne un leader: “La mia crescita dal punto di vista calcistico è andata di pari passo con quella del Bocale: giunto qui il primo anno con poca esperienza, sono stato chiamato in Prima Squadra da mister Gangemi fino ad esordire con Casciano; l’anno successivo con mister Leonardis abbiano perso qualche punto per strada, poi nella seconda parte della stagione ci siamo ripresi, abbiamo fatto benissimo ed è stato per me un momento importante. Dopo l’ambientamento del primo anno, lo scorso anno mi sono confermato, ma in quei mesi con mister Lo Gatto sono cresciuto tantissimo, e in questa stagione sto fornendo il massimo per la squadra, perché questa società merita una categoria superiore e faremo di tutto per portarla fuori dalla Promozione.”
Il Giovane Guerriero, come benevolmente lo definiamo, con quel gol a San Luca ha dimostrato che, oltre al gladio, sa combattere anche in punta di fioretto: “Cerco di dare il massimo ad ogni partita, mi sacrifico e sono stato adattato in diversi ruoli nelle ultime stagioni, ma ovunque mi abbiano schierato ho sempre fatto del mio meglio. In questi anni ho dovuto lavorare molto, non tanto sulla grinta quanto sulla tecnica; con la grinta si nasce, ma la tecnica la si deve acquisire, in questi anni ci ho lavorato parecchio, e i risultati iniziano a vedersi”.