Il bilancio di Nino Cogliandro: “Nostro il gioco più bello, qualità da Serie D”
La stagione del Bocale ADMO è andata in archivio precocemente rispetto a quelle che erano le speranze di squadra e società, una eliminazione ai playoff dolorosa e ingiusta, giunta tra mille polemiche. Per fare un po’ il riepilogo di un’annata da incorniciare solo da gennaio ad aprile, abbiamo ascoltato le parole di uno dei dirigenti più esperti e carismatici del club biancorosso, il Direttore Sportivo Nino Cogliandro.
Direttore Cogliandro, facciamo il punto su quella che è stata la stagione del Bocale ADMO.
Innanzitutto mi preme dire che il Bocale visto da gennaio e fino anche alla partita playoff, è senza dubbio una delle squadre più belle della provincia da vedere, abbiamo un gioco degno anche della Serie D oltre a diversi elementi che farebbero in quella categoria la loro figura; per come siamo arrivati alla fine della stagione, poche sono le squadre alla nostra altezza. Purtroppo però siamo arrivati solo quarti, abbiamo perso troppi punti per strada, in particolare hanno pesato quei due pareggi consecutivi in casa con Soriano e Bagnarese. Piero Lo Gatto è stato molto bravo nel dare alla squadra un gioco, una fisionomia, sfruttando in maniera sapiente gli esterni e offrendo un certo tipo di mentalità offensiva, sopperendo così all’assenza di un vero centravanti; senza una prima punta di ruolo, siamo riusciti a segnare tanto e divertirci. Marco Siclari, che prima punta non è, ha fatto molto bene ma è stato anche sfortunato, fermato spesso da infortuni che non gli hanno consentito di poter dare il suo contributo con continuità, come ad esempio domenica a Laureana; Leo Secondi, pur non segnando quanto lo scorso anno quando divenne capocannoniere, i suoi gol li ha fatti, dimostrando nuovamente di essere da categoria superiore e sacrificandosi per la squadra. Il mister ha anche sistemato la difesa donandogli un assetto base con il trio Bianchi-Brancati-Genoese insieme in campo; Piero è riuscito a dare una sterzata netta ai ragazzi, portando in alto il morale, trasformando questo gruppo in una squadra assatanata.
Il vero problema è che lì davanti non hanno rallentato; in questo senso, hanno pesato molto i punti persi all’andata?
Nel girone di ritorno avevamo un assetto e un ritmo da primato, come dimostrano i numeri; purtroppo l’andamento delle prime tre è stato elevatissimo per tutta la stagione, basti pensare che i punti fatti da noi quest’anno, lo scorso anno ci avrebbero consentito di chiudere al secondo posto. Soriano, Aurora e Laureanese avevano fatto il vuoto e non era neanche scontato che si continuasse a credere nella rimonta, anche perché le stesse Bagnarese e Brancaleone erano due avversarie toste per i playoff. Purtroppo non siamo riusciti a giocare i playoff in casa, elemento importante non tanto per il fattore campo, quanto per i due risultati su tre a disposizione. Sulla semifinale playoff vorrei aprire una parentesi: l’arbitro ha dimostrato incapacità e atteggiamento da protagonista fin dall’inizio; ha sbagliato qualunque cosa, anche riguardo le due espulsioni della Laureanese ritengo abbia esagerato; ha annullato senza motivo il nostro gol della vittoria, lasciando sorpresi sia noi che i nostri avversari. Quando arrivi a giocarti certe partite che valgono una stagione, finisce che i tuoi sforzi di un anno intero diventano inutili a causa di un errore banale da parte di un arbitro impreparato; partite come questa si giocano a cento all’ora, servono ragazzi che ci sanno fare senza sentirsi protagonisti, e di arbitri con queste potenzialità ne ho visti e sono più bravi di chi ci è capitato.
Bilancio finale quindi che si può trarre dal cammino biancorosso?
Mi complimento intanto con il Soriano, vincitore del campionato, unica squadra capace di fare più punti di noi al ritorno con 13 vittorie e 2 pareggi, uno dei quali a Bocale, quando li abbiamo messi sotto per tutta la partita e siamo stati castigati da un calcio di punizione, questo a dimostrare la nostra vera forza, venuta fuori tardi; sono stati bravi a rinforzarsi a dicembre con acquisti mirati, vedi Crisalli, sfruttando poi una difesa granitica sorretta da un ottimo portiere. Non abbiamo nulla da rimproverarci su questo esito finale, giudico la stagione tutto sommato positiva anche se non da vincitori; purtroppo il girone di andata ha aperto quel solco tra noi e le prime tre che non siamo riusciti a ricucire proprio per il ritmo forsennato che hanno continuato a mostrare anche al ritorno. Probabilmente il calendario ci ha anche penalizzato, con tutti gli scontri diretti in trasferta nella prima parte della stagione, che se anche riuscivi a pareggiare, andavi poi a perdere punti nei confronti delle altre. Basti pensare che l’unica squadra in grado di batterci sia all’andata che al ritorno è stata la Stilese, ma la partita di ritorno per noi contava poco o nulla; per il resto, solo l’Aurora è riuscita a fare 4 punti contro di noi in 2 partite.
Chiusa questa stagione, si comincia già a porre le basi per il futuro: qualche idea su ciò che i tifosi potranno aspettarsi dal Bocale ADMO?
Credo sia doveroso intanto ringraziare le molte persone che sono state vicine a me e mio fratello, oltre che alla squadra, in questa stagione: Totò Sapone, Nino Spinella, Filippo Vadalà, Giovanni Saviano, Anna Festa e tutti gli altri. La stagione del Bocale non è ancora conclusa perché attendiamo l’esito delle fasi finali del campionato Allievi, andati alla grande con mister Enzo Bevacqua; si è chiusa prima del previsto invece l’avventura della Juniores di mister Gregorio Suraci, battuta ai playoff e molto sfortunata in più circostanze. Grazie a tutti quelli che hanno lottato e gioito con noi, grazie ai tifosi, appassionati e legati a questa squadra, basti pensare che a Laureana erano più i nostri tifosi dei loro. Sul futuro attendiamo, noi restiamo sempre alla finestra, faremo domanda di ripescaggio, questo è certo; l’Eccellenza è un campionato che meritiamo, anche solo per l’organizzazione societaria, la serietà e la correttezza. Prima di sbilanciarci sull’organico attendiamo di scegliere il mister che guiderà la squadra nella prossima stagione; sono certo comunque che gran parte di questo organico potrà far benissimo e spero che quasi tutti decidano di proseguire insieme a noi. Tutta la squadra merita comunque un grande applauso, hanno dimostrato di essere non solo calciatori ma anche uomini, mostrando di esserlo sia in campo che fuori.