La spinta di una tifoseria speciale per il Bocale di grandi e piccoli
Uno dei punti deboli del Bocale negli ultimi anni è stato il poco pubblico presente sugli spalti del “Campoli-Pellicanò”, una costante negativa che da un paio di stagioni a questa parte, soprattutto quella attuale, ha visto un lieve miglioramento in termini di quantità ma enorme per qualità e passione.
Pochi ma buoni, come si dice in questi casi. Si tratta in particolare dei parenti dei ragazzi in campo: nonni, genitori, fidanzate, fratelli, sorelle. In numero sempre maggiore anno per anno e portatori sani di una caratteristica non irrilevante: la passione vera e concreta. Il loro sostegno non si limita all’atleta al quale sono legati ma si estende a tutta la squadra, al Bocale, segno tangibile di una mentalità collettiva che nasce dalla società, si trasmette ai calciatori e si espande ai loro cari. Sono tifosi sempre presenti non perché ‘obbligati’ ad esserci ma perché essi stessi lo desiderano.
Il gruppo più consistente segue con passione e trasporto le avventure in giro per la Calabria delle squadre giovanili, sobbarcandosi anche lunghe trasferte fino all’estremità opposta della regione, spesso sfidando le intemperie e il clima avverso, affinché i ragazzi possano sempre contare sull’incoraggiamento costante proveniente dagli spalti. Una spinta emotiva non indifferente e alle volte fondamentale, trattandosi di ragazzi tra i 15 e i 18 anni. Un sostegno che può anche rivelarsi ‘pesante’ nell’economia di una partita, quando un risultato in discussione fino alla fine può essere deciso dalla maggiore determinazione e autostima dei ragazzi in campo, ancor più che dalla tecnica.
Poche volte è successo in questa stagione, a causa delle già citate lunghe trasferte sostenute la domenica dalla Under 17, ma quando è stato possibile, eccoli al gran completo, squadra e tifosi già protagonisti al mattino, sugli spalti per sostenere nel pomeriggio anche il Bocale dei ‘grandi’ in Eccellenza. Come del resto, più o meno nelle stesse occasioni, mister Laface e i suoi calciatori hanno seguito le gare del mattino dei ragazzi di Bevacqua, Lauteri e Torino, spronandoli e incoraggiandoli come autentici ultras, ed esultando insieme a loro.
Tanti piccoli dettagli, dal campo alla tribuna e viceversa, che messi insieme come in un mosaico compongono un disegno ben chiaro: la grandezza, l’unione e la passione della grande ‘famiglia Bocale’.