Mister Saviano, cuore biancorosso: “Voglio portare in alto questi colori”
Lunedì 9 agosto prenderà ufficialmente il via la preparazione precampionato del Boca Nuova Melito ADMO in vista della stagione 2021/2022, e Cosimo Saviano tornerà a far parte fattivamente del club biancorosso dopo quasi 1.200 giorni (1.198 per la precisione) da quel 29 aprile 2018, quando scese in campo per l’ultima volta (andando in gol) contro l’Atletico Maida.
A pochi giorni dall’avvio della preparazione, Cosimo Saviano ha parlato per la prima volta da allenatore del Boca N. Melito.
Sono passati tre anni e alla fine eccoti qui, si può dire che sei tornato a casa…
Come diceva Adriano Galliani, citando Antonello Venditti, quando riportava al Milan calciatori che avevano lasciato il segno, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Era scontato che prima o poi sarei tornato dove ho vissuto tanti anni emozionanti, era doveroso da parte mia provare a portare avanti il progetto che la società mi ha esposto. Punteremo molto sui nostri giovani, scoperti, cresciuti e lanciati dal nostro settore giovanile; cercherò di trasmettere loro tutti gli insegnamenti possibili per aiutarli a crescere.
Hai allenato in Promozione e nel settore giovanile della Reggina, sarai quindi al debutto in Eccellenza: una nuova sfida per te…
Non voglio risultare presuntuoso ma già quando giocavo ero una sorta di allenatore in campo, penso che riuscirò a calarmi in fretta in questa categoria che conosco bene. Non sarà una nuova esperienza per me, ho già allenato il Bocale nel 2016 quando feci da traghettatore; l’ambiente mi aiuterà molto, è come stare in famiglia. Affronterò questa nuova avventura con la voglia di portare in alto questi colori che ho nel cuore.
Adesso tocca a te, dopo quattro anni con mister Laface: temi che qualcuno possa fare paragoni?
Sicuramente ci saranno tanti scettici che criticheranno il passaggio da Laface a Saviano. La società ha scelto un tecnico giovane che sa lavorare con i giovani, come si è visto alla Reggina, dove in pochi mesi mi hanno promosso da vice della Under 17 ad allenatore della Berretti; se ciò è successo è perché mi hanno premiato per il lavoro svolto con i ragazzi. Non mi spaventa la nuova avventura come non mi fa paura il paragone con mister Laface, al quale va un grande ringraziamento da parte mia per quanto ha fatto a Bocale in questi anni, sarà difficile ripetere certi risultati. La mia squadra sarà diversa dalla sua, avrò pochi over e tanti giovani con poca esperienza. La sfida di portare dei buoni frutti attraverso il lavoro con i ragazzi, questo mi dà enormi stimoli.
La squadra: tanti under, qualche over, ma a che punto è il lavoro di costruzione del Boca N. Melito 2021/2022?
Il nostro amico Leo Secondi ha lasciato il calcio giocato ma non ci ha abbandonato e tra pochi giorni arriveranno due ragazzi da lui seguiti, saranno due sorprese. Andremo a toccare quelle cinque o sei pedine importanti per la categoria, per il resto potremo contare sui nostri ottimi under che già in passato si sono fatti valere; sono loro il futuro, sono loro i protagonisti, e se avranno voglia di tirar fuori le loro qualità nel contesto dell’Eccellenza, sarò ben lieto di aiutarli. Se mi seguiranno porteremo avanti il progetto incentrato sui giovani sulla quale la società lavora da anni. Mi auguro di esserne all’altezza e di poter diventare un perno di questo progetto anche per gli anni a venire.
Nelle partite più intense ed emozionanti, vedendo quei colori in campo, resisterai alla tentazione di balzare in campo anche tu?
Chi ha nel sangue questo sport, non si distacca mai dal rettangolo verde, e quando arriverà il momento di emozionarsi ed esultare per un gol all’ultimo istante, sarò il primo a correre in campo per abbracciare i miei ragazzi, i veri protagonisti.