Nel vivaio del Bocale ADMO fiorisce la ‘meglio gioventù’
Dopo un mese di preparazione e due partite ufficiali, il bilancio in casa Bocale ADMO è da considerarsi positivo, sia per i risultati conseguiti che per il percorso di crescita tecnica, fisica e tattica della squadra, un gruppo che si va compattando giorno dopo giorno nella piena consapevolezza delle proprie possibilità.
Un gruppo, quello guidato da mister Laface, che può contare su un nutrito e validissimo numero di under, ragazzi nati tra il 1998 e il 2001, alcuni dei quali di grande talento e prospettiva. Già nelle prime due uscite sono stati numerosi gli under convocati, sia per scelta del tecnico che per esigenze, avendo in entrambi i match alcuni over indisponibili; per la trasferta di Croce Valanidi, su 22 convocati, la metà era composta da under, e la panchina stessa era composta esclusivamente da ragazzi nati tra ’98 e il 2001.
Il ‘veterano’ di questa folta rappresentanza è Pino Fava, classe ’98, tornato più volte utile alla causa grazie al suo carisma e duttilità tattica; non è un caso se mister Laface, dopo averlo fatto partire esterno alto di centrocampo, nella ripresa lo ha riproposto terzino per arginare un Artuso fino a quel momento quasi inarrestabile, una scelta vincente. Fava è già alla terza stagione in Prima Squadra e da protagonista. Assieme a lui, con una stagione intera d’esperienza alle spalle, Filippo Mangiola, assente per infortunio contro la ReggioMediterranea, e Gabriele Cilione, altro ragazzo che fa della duttilità uno dei suoi punti di forza. Othman Aziz, titolare in entrambe le sfide di coppa, è giunto invece dalla Cittanovese, unico rinforzo del gruppo degli under.
Riguardo gli altri convocati in queste due sfide, a scendere in campo in entrambi i casi è stato Luca Labrini, classe 2000, subentrato all’infortunato Mangiola nel primo tempo contro il Brancaleone e a pochi minuti dal termine a Croce Valanidi. Nella prima sfida, che lo ha visto in campo per quasi un’ora, il ragazzo ha dimostrato di possedere un gran carisma e una notevole spinta sulla fascia, tentando nella ripresa di impostare qualche ripartenza affacciandosi con disinvoltura nella metà campo ospite; non è un caso se Labrini è stato, nella scorsa stagione, uno dei punti di forza principali della formazione Allievi di mister Bevacqua, uno dei fedelissimi presente in quasi tutte le gare del torneo. Contro la ReggioMediterranea, subentrato a Ciccio Carbone all’83’, ha lottato senza timore, andando anche recuperare palloni con forza e agilità in mezzo al campo.
Sempre durante la partita del “Longhi-Bovetto”, pochi minuti in campo ed esordio stagionale per altri tre ragazzi che torneranno molto utili nel corso della stagione a mister Laface: Francesco Fragomeni, classe ’98, tornato a giocare dopo un anno di stop; Giorgi Tchanturia, inafferrabile e guizzante esterno messosi in mostra già nello scorso campionato durante l’ultima partita di campionato contro l’Africo, giocata da titolare con grande sicurezza e personalità; Pasquale Gatto, talento classe 2001 che, all’ingresso in campo, ha ricevuto una vera e propria ovazione da un suo personalissimo gruppo di tifosi. Non hanno ancora calcato il terreno di gioco, ma potranno avere in futuro le loro chance i portieri Daniele Fosso e Vincenzo Maiolo, il centrocampista Antonio Calabrò, l’esterno Gabriele Molè, classe 2001, altro volto nuovo e di grande prospettiva, e il bomber Kevin Geria. Non vanno inoltre dimenticati altri ragazzi che potranno essere parte integrante della Prima Squadra come ad esempio il difensore Ernest Wojcik e gli attaccanti Michael Geria, il quale vanta già un gol in Promozione, Pietro Cuccio ed Ermes Lori, oltre a tanti altri ragazzi del vivaio, tanti germogli pronti a sbocciare e regalare grandi soddisfazioni al Bocale ADMO.
Riguardo gli under e il loro utilizzo, mister Laface ha speso parole di elogio: “Nel mercato estivo abbiamo preso solo Aziz dalla Cittanovese, mentre tutti gli altri under arrivano dal settore giovanile del Bocale, dove Enzo Bevacqua, i suoi collaboratori e la società stanno facendo un grande lavoro. Ho visto questi ragazzi tre o quattro volte durante gli stage, molti di loro mi hanno piacevolmente colpito; quando si è trattato di scegliere sul mercato, alla società ho detto espressamente che se dovevamo prendere qualche under, avrebbe dovuto essere qualcuno migliore di quelli che avevamo, altrimenti avremmo lavorato con i nostri. In queste prime due partite hanno già giocato ragazzi del 2000 e del 2001, sono felice per loro che hanno potuto giocare. Con i ragazzi bisogna andare cauti, rimanere umili e lavorare; mi fa piacere che si siano fatti trovare pronti quando ho avuto bisogno di loro. Sicuramente anche la società sarà felice per questi riscontri; il grande impegno di mister Bevacqua e dei suoi collaboratori si sta manifestando.”