Schillaci, il Bocale ADMO e le “Notti magiche” biancorosse
Una visita piacevole e quanto mai gradita è stata quella, al “Campoli” di Bocale, da parte di Totò Schillaci, ex-attaccante di Juventus, Inter e Nazionale, il quale ha allietato con la sua simpatia il pomeriggio in casa biancorossa.
Il cinquantatreenne palermitano, accompagnato da una delegazione dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, ha elargito alcuni consigli per il campo e per la vita, in particolare rivolgendosi ai più giovani, vista la folta presenza degli Allievi di mister Bevacqua. Schillaci ha inoltre colto l’occasione per promuovere il suo libro autobiografico, dal titolo “Il gol è tutto”, edito da Piemme, scritto in collaborazione con Andrea Mercurio, con la prefazione di Edoardo Bennato, che insieme a Gianna Nannini cantò il celebre brano “Notti magiche”, divenuto lo storico sottofondo musicale delle imprese della Nazionale italiana al Mondiale di Italia ’90, in cui Schillaci fece conoscere il proprio nome al mondo intero con i suoi gol, sfiorando poi il Pallone d’Oro, ma chiudendo invece al secondo posto alle spalle di Lothar Matthaus, che quel Mondiale lo vinse.
Con Schillaci abbiamo parlato del suo presente, ovvero la Scuola Calcio che dirige a Palermo, di un calcio italiano che non crede a sufficienza nei prodotti del proprio vivaio, e del suo passato, tra Nazionale e Giappone: “Ho un centro sportivo che gestisco da diversi anni, il nostro obiettivo è di far crescere i ragazzi e farli migliorare, farli socializzare e insegnar loro che il calcio si deve affrontare in maniera leggera, per prima cosa ci si deve divertire; se hanno un sogno nella vita devono sempre inseguirlo. Ci sono troppi stranieri nel calcio italiano, cosa che penalizza i giovani calciatori nostrani; le società importanti preferiscono puntare sul giocare straniero che all’estero si è già affermato, ma mi auguro che questo andamento possa cambiare. Le provinciali come l’Atalanta dimostrano invece di puntare maggiormente sui nostri talenti, e i risultati le stanno dando ragione. La mia partenza per il Giappone fu una scelta di vita, ero ben consapevole di uscire dal calcio che contava ma ci tenevo a fare questa esperienza diversa; tra l’altro sono stato il primo italiano ad andare all’estero, fornendo l’input ad altri. L’esperienza del Mondiale è indimenticabile; io giro il mondo adesso grazie a quel Mondiale, fu una vetrina importante, che mi fece conoscere ancora di più come calciatore. Sono contento per quello che ho fatto, fu qualcosa di fantastico; avevo degli obiettivi nella vita, ma credo proprio di averli oltrepassati ampiamente anche grazie a quel Mondiale. Sono molto felice per quella che è stata la mia carriera calcistica e augurerei a tutti i giovani calciatori di ripercorrerla.”
Schillaci, informatosi sulla situazione di classifica del Bocale ADMO, ha augurato alla squadra di poter raggiungere i traguardi auspicati, credendoci sempre e inseguendo i propri obiettivi senza mai mollare. E con il suo incoraggiamento, attendiamo solo che anche per i biancorossi le Notti possano diventare Magiche da qui a maggio.